La valutazione del rischio fulminazione è un obbligo previsto dal Testo Unico per il datore di lavoro, per garantire la protezione dalle scariche atmosferiche. L’art. 80 del D.lgs. 81/08 prevede che il datore di lavoro debba prendere tutte le misure necessarie affinché i lavoratori siano salvaguardati dai rischi di fulminazione diretta e indiretta. Per questo, è tenuto ad eseguire una valutazione dei rischi, sulla base della quale adottare le misure tecniche e organizzative necessarie.
ECO Next effettua la valutazione del rischio di fulminazione e, in particolare, svolge le procedure per la valutazione dei rischi, nel rispetto della nuova norma CEI EN 62305-2 in vigore da marzo 2013. I dati necessari per una corretta valutazione del rischio fulminazione sono:
In generale, la protezione dai fulmini si concretizza attraverso un adeguato sistema di protezione e delle opportune misure di protezione contro le scariche elettriche. Le caratteristiche rilevanti di una struttura (tipo di costruzione, occupanti e contenuto) permettono di individuare il sistema di protezione più adeguato.
La norma CEI EN 62305-2 individua diverse classificazioni degli eventi legati al fenomeno della fulminazione e dei possibili effetti dei fulmini.
Vengono classificate con la lettera S, ovvero:
Vengono classificati con la lettera D, ovvero:
Vengono classificati con la lettera L, ovvero:
Se il rischio di fulminazione calcolato risulta minore rispetto al livello di rischio tollerabile (RT), allora non è necessario installare protezioni dai fulmini. In caso contrario, invece, bisognerà adottare idonee misure volte ad abbassare tale rischio sotto la soglia prevista. Qualora siano presenti più tipologie di perdita nella stessa struttura, il valore di rischio deve essere inferiore per ogni tipo di perdita. In ogni caso è fondamentale che sia sempre un tecnico specializzato ad occuparsi di supportare il datore di lavoro nel rispettare appieno gli obblighi di legge, effettuando una corretta valutazione del rischio fulminazione.